frutti antichi

Frutti dimenticati

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Frutti dimenticati o meglio conosciuti come frutti antichi, ovvero quelle varietà di frutta che, per ragioni legate alla loro commerciabilità, sono state escluse dalla vendita al dettaglio.
Nella fattispecie, queste varietà sono caratterizzate da frutti troppo piccoli, dall’aspetto bruttino e quindi poco adatte al commercio, magari anche con un sapore troppo particolare, non facilmente apprezzabile.
La ricerca e il conseguente recupero delle antiche varietà da frutto ha avuto inizio negli anni ’80, quando pochissimi amatori, non professionisti, veri archeologi vegetali, memori dei sapori del passato, hanno intrapreso una paziente “caccia al tesoro” per campagne, colline e montagne, giardini e frutteti abbandonati, nella speranza di trovare qualche pianta da frutto superstite di un’epoca in cui ancora veniva accudita ai fini produttivi.
A queste riscoperte sono legate storie incredibili: varietà trovate all’interno di conventi arroccati su montagne del centro Italia, altre recuperate sul ciglio di una strada di campagna, nei boschi o nelle antiche dimore storiche di famiglie nobili ormai estinte, molte salvate dalle ruspe o che dal diserbante. Così sono state recuperate, soprattutto grazie all’intervento di privati appassionati e da vivaisti lungimiranti.
Fra i vantaggi offerti dalle varietà antiche vi è la loro forte capacità di adattamento all’ambiente e una buona resistenza ai parassiti, oltre, ovviamente, a una dose consistente di “rusticità” che si nota nei dettagli: buccia più spessa, sapori decisi e originali, dimensioni ridotte e contorte. La loro coltivazione richiede però maggiore impegno e, per quanto riguarda la commercializzazione, è preferibile la vendita diretta, in modo tale che il consumatore abbia la possibilità di conoscerne il valore aggiunto.
frutti antichiAlcuni dei frutti antichi più curiosi è la Mela Cioca Rumela, un insolito frutto con una cavità al centro che fa sì che, una volta agitata, la mela produca un rumore simile ad una scatoletta piena di semi.
Il Biricoccolo invece, conosciuto anche con il nome dialettale di Albicocco del Papa, era invece molto diffuso nella Pianura Padana e caratterizzato da fioritura rigogliosa, oltre che da un piccolo frutto con polpa arancio e buccia molto pelosa.
Tra le varietà di pera troviamo la strangola Preti, che matura nelle prime due settimane di ottobre, un frutto piccolo, da consumare cotto e una polpa abbastanza croccante e dal sapore aromatico.
Mentre tra le numerosissime specie di melo, troviamo la mela Limoncino, piccola, dalla forma allungata e con un caratteristico sapore acidino che ricorda il limone.

Nel territorio di Parma e dintorni, i frutti antichi hanno un pubblico affezionato e ancora più affezionati coltivatori: il sito di riferimento è http://www.fruttiantichi.net e sabato 5 e domenica 6 ottobre, dalle 9.00 alle 18.30, tornerà l’annuale rassegna dedicata ai frutti antichi al Castello di Paderna, in provincia di Piacenza: una manifestazione unica per toccare con mano alcune meraviglie della natura, visitare mostre e

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