Gragnano
La pasta cotta a regola d’arte – I consigli di Pasta Gragnano
Per una buona cottura della pasta
Come cuocere la Pasta di Gragnano?
Il sito ufficiale http://www.pastaigragnanesi.it dà le indicazioni adatte ad avere una cottura perfetta.
“Perché tutto il mondo ama la pasta ma la pasta ama la tradizione italiana”!
La quantità d’acqua necessaria è da valutare in relazione alla quantità e alla forma della pasta da cuocere (per i paccheri, ad esempio, ci vuole molta più acqua che per le pennette): il rapporto ideale dovrebbe essere di circa 5 litri per 500 gr. di pasta.
La forma della pentola è importante, perchè deve poter contenere completamente ed immediatamente tutta la pasta al momento in cui la ‘caliamo’ nell’acqua bollente (per cuocere gli spaghetti e tutte le paste lunghe andrebbe meglio una pentola a forma ovale, dove immergere la pasta in orizzontale). Non è sempre necessario ‘rimestare’ la pasta ruvida (perché trafilata al bronzo) durante la cottura: tale operazione, eventualmente, va fatta solo qualche minuto dopo la ripresa dell’ebollizione, avendo cura di utilizzare mestoli e/o forchettoni di legno.
La scolatura della pasta cotta va fatta molto delicatamente, estraendo la pasta dall’acqua (con forchettoni, mestoli forati o mediante il cestello scolapasta già inserito nella pentola) quando è ancora molto al dente per consentire il successivo condimento, completamento della preparazione (per questo è utile conservare un po’ d’acqua di cottura).
Va ricordato infine che la pasta cotta al dente, oltre a conservare meglio i suoi principi nutrizionali, è più adatta ad una degustazione con soddisfazione anche del piacere della ‘palatabilità’ per la sua forma.
Viva… Gli spaghetti al pomodoro!
Non è solo una ricetta: è LA ricetta italiana per eccellenza, l’emblema del gusto made in Italy.
Sono gli spaghetti al pomodoro, copiati in tutto il mondo con risultati più o meno accettabili.
Complici di questo successo planetario innanzitutto la fitta emigrazione di italiani all’estero, a cui sono seguiti film, telefilm prodotti soprattutto in America.
E, a questo proposito, senza l’America questo piatto non sarebbe stato possibile, in quanto prima importatrice di pomodoro in Europa, prima di allora sconosciuto.
In origine gli spaghetti, come tutte le paste asciutte, erano perlopiù conditi di solo formaggio e pepe. Solo tra la fine del XVIII e gli inizi del XIX si afferma l’uso di condire la pasta con il pomodoro. La prima testimonianza in tal senso è iconografica e si ritrova in un presepe napoletano databile agli inizi del settecento, conservato nella Reggia di Caserta, nel quale due contadini arrotolano attorno alla forchetta i primi spaghetti colorati di rosso. Bisognerà però attendere i primi decenni del XIX secolo per vedere pubblicata la prima ricetta in cui la pasta sia abbinata al pomodoro.
RICETTA:
Utilizzare esclusivamente ingredienti di prima qualità. In questo caso, pasta e salsa sono entrambi del Pastaio di Gragnano: qualità eccelsa, sapore sublime.
INGREDIENTI per 4 persone
320 g di spaghetti
600 g di pomodori pelati
100 g di cipolle bionde
uno spicchio d’aglio
8 foglie di basilico
3 cl di olio extravergine di oliva
40 g di Parmigiano Reggiano grattugiato
sale e pepe q.b.
PREPARAZIONE 10 minuti per la preparazione + 20 minuti per la cottura
Lavate, pelate e tagliate a pezzi piccoli le cipolle.
Mettete un tegame con l’olio a fuoco medio, una volta caldo aggiungete le cipolle appena tagliate e lo spicchio d’aglio non sbucciato.
Una volta che le cipolle saranno appassite, aggiungete i pomodori tagliati a pezzi, il basilico, il sale, il pepe e fate cuocere per circa 20 minuti.
Nel frattempo in una pentola con abbondante acqua bollente e salata cuocete la pasta.
Scolatela al dente e conditela con la salsa di pomodoro, spolverate con il parmigiano e un filo di olio extra vergine d’oliva a crudo.
Buon appetito!